Sta circolando da diverso tempo la notizia allarmistica di un asteroide in rotta di collisione verso la Terra, talmente grande da spazzar via la razza umana. L’impatto dovrebbe avvenire a settembre, in una data non precisata compresa tra il 22 e 28. I complottisti portano avanti la tesi appoggiandosi alle teorie di un luminare astronomo inglese. Il professor Robert Walsh, direttore esecutivo della ricerca presso la University of Central di Lancashire, citando la storia della Terra, sostiene che l’annientamento dei dinosauri è uno degli esempi più perfetti che tali impatti devastanti accadono e che dobbiamo essere preparati per questo. Perchè proprio tra il 22 e il 28 settembre non ci è dato sapere, ma sembra che l’apocalisse sia connesso con l’imminente Luna di Sangue. “Quello che non si può capire è che la Terra è colpita da un centinaio di tonnellate di materiale extraterrestre ogni giorno”, ha detto Walsh al Daily Mirror “La Terra ha subito impatti molto distruttivi in passato. Basta chiedere a qualsiasi dinosauro”. E’ la fine della civililtà? No, la fine del mondo è rimandata ancora una volta. La NASA è intervenuta per mettere un freno agli allarmismi, spiegando che – almeno per il momento – questa catastrofe è alquanto improbabile. Un portavoce dell’agenzia spaziale americana ha dichiarato: “La NASA non conosce asteroide o cometa attualmente in rotta di collisione con la Terra, per cui la probabilità di un grande scontro è abbastanza piccola. In realtà nessun oggetto di grandi dimensioni è probabile che colpirà la Terra nei prossimi 100 anni”. La comunità astronomica internazionale sta prendendo sul serio la minaccia di una possibile collisione con un asteroide devastante. Nel mese di aprile 2015, una conferenza internazionale organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea ha riunito diverse discipline scientifiche (tra cui astronomi, fisici ed ingegneri), per dibattere sul pericolo di possibili impatti. Lo stesso Walsh assicura che per il momento non è previsto alcun impatto con il nostro pianeta: se ci fosse un oggetto abbastanza grande da distruggere il mondo a settembre, sarebbe già stato avvistato. Il Near Earth Object della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory è in prima linea, in quella che oggi è una collaborazione mondiale, nel tenere d’occhio il cielo per eventuali asteroidi che potrebbero fare danni al nostro pianeta. Il programma “Spaceguard” rileva e segue questi oggetti, cercando di determinare la loro natura, la loro massa e la loro orbita. Vale la pena notare che la maggior parte degli oggetti di grandi dimensioni che s’imbattono nell’atmosfera terrestre solitamente bruciano prima di arrivare sulla superficie. Anche il frammento di meteorite di Chelyabinsk, per quanto sia stato dannoso, non raggiunse la superficie. Fu infatti la sua esplosione a causare i danni sulla cittadina russa. (Fonte: DiarioNet)