Morbillo, boom di contagio è una piccola epidemia

Boom di contagi di morbillo a Chieti e dintorni, dove da febbraio è scattata una piccola epidemia. Sono 52 i pazienti che sono stati trattati al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata nell’ultimo mese e mezzo: per alcuni è stato necessario il ricovero, mentre altri – dopo tutti gli accertamenti – hanno potuto fare ritorno a casa. I casi si stanno moltiplicando e gli ultimi arrivi al policlinico si sono registrati nella giornata di ieri: tra i contagiati c’è anche un infermiere di 45 anni dell’ospedale, che è stato trasferito a Rimini, visto che nel reparto di Malattie infettive di Chieti non c’erano posti disponibili (il che non è da collegare solo all’emergenza morbillo). La fascia colpita è soprattutto quella delle persone tra i 20 e i 40 anni, che da piccole non sono state vaccinate.

L’ESCALATION
«È un picco senza precedenti – spiega Maria Di Felice, primario del Pronto soccorso teatino -. Negli ultimi anni non si era mai registrata un’escalation di queste proporzioni. Sono arrivati in ospedale molti bambini ma anche tanti giovani fino a 40 anni: alcuni di loro sono stranieri e giungono da Paesi dove non c’è sensibilità alla vaccinazione. Per affrontare efficacemente tutti i casi abbiamo attivato una procedura specifica tra Pronto soccorso, Pediatria, Malattie infettive, il Laboratorio analisi e il Dipartimento di prevenzione». I sintomi? «Malessere generale e bolle all’altezza del viso e del tronco, oltre che febbre», risponde la Di Felice. Poi il primario conclude: «La vaccinazione è fondamentale ed è l’unica arma per combattere il morbillo. La fobia del vaccino, che si è diffusa negli ultimi anni, non ha i piedi per camminare: è un’autentica bufala. Tutte le vaccinazioni sono gratuite». Spiega Arturo Di Girolamo, infettivologo della Asl Lanciano Vasto Chieti: «Il morbillo è una malattia che ha un’incidenza di tipo ciclico in una popolazione senza adeguata copertura vaccinale. Significa che, in un certo periodo di tempo, si contagiano e si ammalano moltissime persone, che poi diventano immuni. Per qualche anno, anche quattro, c’è quasi un’assenza di malattia. Successivamente c’è una nuova generazione di persone non protette e può verificarsi, come sta accadendo ora, un nuovo picco epidemico». E il contagio?

«Avviene attraverso le goccioline che si producono nel parlare, nel tossire e nello starnutire. È una malattia molto contagiosa: ogni persona che ha il morbillo può interessarne tra le 15 e le 20 se non sono state precedentemente affette o sottoposte a vaccinazione. Mediamente, l’incubazione della malattia è di dieci, dodici giorni e si è contagiosi da circa tre giorni prima della comparsa delle macchie sulla pelle a circa cinque giorni dopo. A torto il morbillo viene considerata una comune malattia benigna quando, in realtà, le sue complicanze (almeno una su mille malati) possono essere anche estremamente gravi: dalla polmonite all’encefalite e a gravissimi quadri di disabilità neurologica, fino alla morte». Nella provincia di Chieti sono presenti dodici centri di vaccinazione (Chieti, Francavilla al mare, Guardiagrele, Ortona, San Giovanni Teatino, Lanciano, Atessa, Casoli, Villa Santa Maria, Vasto, San Salvo e Castiglione Messer Marino). Sul sito della Asl (www.asl2abruzzo.it), nella sezione Prevenzione, sono disponibili tutti i numeri di telefono per effettuare le prenotazioni.  (Tratto dal Messaggero)