I gigolò si trovano in rete, succede a Senigallia

SENIGALLIA – Dagli studenti poco più che ventenni, che giocano a fare i gigolò, agli uomini che dell’accompagnatore per signore hanno fatto una professione. In comune hanno il fisico palestrato, l’aspetto ben curato e un abbigliamento impeccabile. L’apparenza gioca un ruolo chiave in quella che, se declinata al maschile, appare una professione meno squallida della comune prostituta. Almeno nell’immaginario collettivo. Possono sembrare modelli, con la “tartaruga” al punto giusto, oppure eleganti uomini d’affare. Spesso nemmeno si direbbe cosa si nasconde dietro quell’aspetto un po’ da divo. 

Sempre che le fotografie allegate agli annunci siano veritiere e che poi al momento dell’incontro non si presenti qualcuno davvero deludente. Averli ha un costo che può variare dai 100 ai 500 euro a seconda del tempo che si chiede di trascorrere in loro compagnia o delle prestazioni. Senigallia offre però anche una versione low cost al canneto di Cesano, dove esercitano prevalentemente extracomunitari per pochi euro e per una clientela prettamente maschile di età avanzata. Ce ne sono quindi per tutte le esigenze. Il caso della 56enne che si è rivolta ai carabinieri, dopo una notte trascorsa in compagnia di due giovanotti, non sarebbe poi così isolato curiosando tra le inserzioni rivolte anche alla clientela senigalliese. Il sospetto è che la donna si sia rivolta a due ragazzi a pagamento che, a suo dire, avrebbero anche girato un video. Per il timore che finisse in rete si era rivolta ai militari. Ci sono in effetti studenti universitari che arrotondano offrendo il proprio corpo. Uno di loro lo abbiamo rintracciato tramite un annuncio ma di parlare non ha voglia. Ci dice solo che sono in tanti e che ha avuto una dritta da un suo amico che ormai di annunci non ne ha bisogno. Si gestisce in proprio tramite la chat privata di Facebook. Il passaparola è decisivo in questo campo. Più disponibile invece un 39enne romagnolo, contattato telefonicamente, che ammette di lavorare bene in città. 

«Il segreto di questo lavoro – racconta – è non lavorare mai dove abiti. Questo è importante sia per te che per non mettere in imbarazzo la tua clientela. Se qualcuno sa che sei un gigolò nessuna donna vorrebbe farsi vedere in giro con te. Questo numero è solo per le clienti. Quando non lavoro lo spengo e nessuno può rintracciarmi, non dico mai in che città vivo nemmeno alle donne con cui sono entrato più in confidenza e nessuna conosce veramente il mio nome». Il 39enne ha una cliente fissa a Senigallia ma racconta che altre le incontra qui perché è un terreno neutro per entrambi dove farsi vedere in giro liberamente. «La maggior parte vuole chiacchierare – spiega – forse nella vita di tutti i giorni queste donne non hanno nessuno che le ascolti veramente. Le porto a cena fuori, anche se poi il conto rientra nel cachet, oppure in viaggio. C’è anche chi vuole fare shopping o un aperitivo. Diciamo che l’approccio sessuale, al di là di quello che potrebbe sembrare, non è affatto scontato e spesso nemmeno richiesto. Le donne cercano attenzioni, uomini che le facciano sentire uniche e speciali. Galantuomini insomma. Non tutte ma per la maggior parte è così».

Le sue clienti vanno dai 35 ai 50 anni anche se non sono mancate ventenni incuriosite oppure sessantenni. Tra gli annunci si trovano anche professionisti esigenti che si rivolgono ad un target facoltoso. «Sono un gigolò accompagnatore per donne e uomini di potere e distinti – si legge – mi trovi vicino alla stazione di Senigallia tutti i giorni». Segue poi un numero di cellulare. Curiosando in rete si può incappare anche nello spogliarellista che lavora soprattutto con feste di addio al nubilato o per i compleanni. Molti si limitano quindi a svolgere il ruolo di accompagnatori magari per una sera a cena, a teatro o al cinema, facendo compagnia a donne single o che si sentono sole pur essendo in coppia. E’ anche questo evidentemente un mercato presente in città anche se spesso si parla delle versione al femminile, la più nota e scontata che, diversamente dai gigolò, si trova anche per strada. (fonte: corriere adriatico)