Era in malattia ma non era a casa, multa di 500 euro

Era in malattia, ma quando è passato il medico per la visita fiscale non si trovava a casa. Ora gli verrà decurtato lo stipendio per i prossimi mesi per un totale di circa 500 euro. Dipendente comunale nei guai dopo che è risultato assente al controllo a domicilio predisposto dal Comune. La vicenda risale a ottobre, ma la sanzione è arrivata nei giorni scorsi.

Il lavoratore del Comune di Sassuolo aveva presentato il certificato di malattia per il periodo dal 27 settembre al 4 ottobre. L’ultimo giorno, il 4 ottobre alle 11.50, tuttavia si è presentato alla porta di casa il medico per la visita fiscale prevista a discrezione dell’ente, ma l’ammalato non c’era. E’ partita allora la procedura per la contestazione che ha preso le forme di una lettera con elencate tutte le inadempienze. E che invitava il dipendente a inviare le ragioni dell’assenza dalla propria abitazione entro i successivi 15 giorni. Nulla però è arrivato nell’intervallo considerato all’ufficio delle Risorse umane, per cui è scattata la ‘punizione’. Intanto i giorni di malattia non verranno retribuiti, anzi ogni giorno, degli otto giorni a casa, sarà sanzionato.

Il dipendente avevandone facoltà ha chiesto di non pagare la somma dovuta in un’unica soluzione, ma di rateizzare la cifra in quattro parti a cominciare dalla busta paga di febbraio fino a quella di maggio: la somma complessiva di 485 euro è stata suddivisa così in 121 euro mensili, ottenuti dividendo lo stipendio lordo di 1.471 euro per 26 giorni lavorativi: 56 euro al giorno più 4 euro sottratti alla tredicesima.  Pugno di ferro che l’amministrazione aveva già nuovamente annunciato a inizio anno, confermando, come l’anno scorso, lo stanziamento di 5mila euro per finanziare una stima di 165 visite fiscali annuali a 30 euro l’una a cura dell’Ausl (poi rimborsata), un numero considerato molto alto dagli addetti ai lavori: sono una media di una quindicina al mese, sebbene siano verosimilmente concentrate nel periodo invernale. 

In generale, il controllo delle assenze da parte della pubblica amministrazione è ovviamente discrezionale, tuttavia la legge del 2001 prescrive di valutare «la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all’effettuazione della visita, tenendo conto dell’esigenza di contrastare e prevenire l’assenteismo. Il controllo è in ogni caso richiesto sin dal primo giorno quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative (festività)». Disposizione ulteriormente rafforzata dalla legge Madia che impone l’automaticità del controllo fiscale nei giorni prefestivi. (Fonte: Il Reasto del Carlino)