Quando tutti in porto erano presi dall’arrivo del ministro Delrio, era l’8 febbraio scorso, al naso dei cani antidroga della guardia di finanza impegnata al varco Da Chio non è sfuggito uno dei più grandi carichi di droga mai intercettati prima d’ora. In totale otto tonnellate di marijuana purissima, di elevata qualità, nascosta sotto un carico di materiale plastico destinato a una ditta del Nord Italia e proveniente dall’Albania. Che arrivano a dieci considerando le due sequestrate la sera precedente, in un altro camion proveniente dall’altra sponda dell’Adriatico. I panetti di marijuana erano confezionati ottimamente e sigillati all’interno di teli di juta.
Erano coperti da barre di metallo che sorreggevano il carico. L’autista, un cittadino albanese, è stato arrestato ed è tuttora rinchiuso nel carcere anconetano di Montacuto. L’operazione, di cui non si è mai saputo nulla in questi giorni, è frutto della collaborazione tra guardia di finanza e Dogana. La droga è tuttora stivata all’interno di uno dei magazzini del porto dorico. E’ senza ombra di dubbio uno dei carichi più rilevanti bloccati nello scalo anconetano. Le tonnellate di marijuana sono state scoperte casualmente attraverso un controllo documentale. Il carico dell’autoarticolato, così come denunciato, non corrispondeva a ciò che era riportato nelle carte. Dogana e guardia di finanza hanno voluto approfondire i controlli e hanno fatto intervenire i cani antidroga. Quando questi sono arrivati davanti al mezzo pesante, sono letteralmente impazziti. In pochi istanti proprio i cani hanno scovato l’ingente quantitativo di droga.
Ora sono in corso le indagini per risalire agli spedizionieri che hanno confezionato il carico e soprattutto per individuare i destinatari. E’ evidente che la marijuana non si sarebbe fermata nelle Marche, ma avrebbe raggiunto il nord Italia. La richiesta delle cosiddette droghe leggere è sempre più elevata. Il mercato si è diversificato rispetto al passato. Anche la clientela non è più quella di un tempo: hashish e marijuana finiscono spesso nelle mani di minorenni in età scolare che hanno estrema facilità a reperire gli stupefacenti.
Dieci tonnellate sono un’enormità. Significano dieci milioni di grammi. Considerando che per farsi uno spinello serve più o meno la metà di un grammo di fumo, con il solo carico intercettato ad Ancona ci si potrebbero fare circa venti milioni di spinelli. E questo è solo uno dei tanti maxi sequestri messi a segno in Italia. Da Nord a Sud, in tutti i luoghi di frontiera le forze dell’ordine sono quotidianamente impegnate nel contrasto al traffico di droga che resta il mercato illegale più fiorente: il guadagno conseguente è benzina inesauribile per il motore delle organizzazioni criminali.
(il Resto del Carlino)
Un bambino che oggi ama gli animali domani sarà un uomo che darà un grande valore alla parola amore…