Che cos’è e come funziona ”Terremoto Centro Italia”

Giacomo lavora nella protezione civile. A sette giorni dalla prima scossa di terremoto che ha cambiato profondamente la vita di tante persone nel Centro Italia, parte da Firenze per Amatrice. Alle 16.30 manda un messaggio  nel gruppo facebook di Terremoto Centro Italia:  ha bisogno di comprare un cavo di rete per un campo vicino ad Amatrice. La richiesta viene presa in carico dal sistema, twittata e inviata sull’app Telegram a tutti i contatti. Passata circa un’ora, risponde Giuseppe twittando: “@terremotocentro datemi un numero di telefono abbiamo tutto”.

A fine giornata, Giacomo ha ricevuto il cavo di rete;  due persone che fin a quel giorno non si conoscevano, sono state messe in contatto dagli operatori della piattaforma su Telegram per un obiettivo comune: risolvere insieme i tanti problemi creati dallo sciame sismico. 

Terremotocentroitalia.info è nata così, dall’idea di un gruppo di esperti informatici che, a poche ore dalle prime scosse sismiche, hanno messo insieme non solo competenze ma anche tanta passione, per creare un luogo telematico dove segnalazioni di richiesta e offerte d’aiuto si incontrano.

Sin da subito, infatti, è stato chiaro come uno dei problemi della gestione post-sisma fosse, anche questa volta, la comunicazione: occorreva trovare un sistema per raccogliere, ordinare e verificare il gran numero di informazioni che circolavano online, con l’obiettivo di dare una risposta efficace ai bisogni emergenti delle persone coinvolte nell’evento sismico. Per questa ragione, gli ideatori della piattaforma Matteo Tempestini e Matteo Fortini, insieme ai tanti hacker civici che si sono aggiunti nei mesi successivi, hanno creato Terremoto Centro Italia, che consente di raccogliere, sistematizzare ed evadere le diverse richieste provenienti dai cittadini.

Come funziona Terremoto Centro Italia

Accedere è semplice. Tutti possono inviare una segnalazione in vari modi: collegandosi al sito http://terremotocentroitalia.info/segnala/; utilizzando i canali social di TerremotoCentroItalia (Gruppo Facebook: https://goo.gl/pwh6d3; Twitter: https://goo.gl/VCMDmW; Instagram: @terremotocentro);  attraverso l’app per Android “Terremoto Centro Italia” e il Bot Telegram per tutti gli altri software mobile.  Da poco è stata inserita nella piattaforma la possibilità di segnalare anche “le bufale” che girano online, per stroncare sul nascere possibili truffe o il diffondersi di notizie false. 

ActionAid è stata fra le prime Organizzazioni a mobilitarsi nell’area colpita dal sisma e, ritenendo Terremoto Centro Italia un valido sistema di prima risposta all’emergenza ideato dai cittadini stessi, ne è diventata  partner. ActionAid, insieme con altre associazioni, sta monitorando l’uso quotidiano della piattaforma proprio per continuare a connettere persone come Giacomo e Giuseppe. Inoltre, sta sostenendo lo sviluppo della piattaforma  garantendone il fondamentale collegamento sul campo con le persone che non utilizzano canali digitali. Nelle prime settimane, ad esempio, è stato utilizzato un camper che è servito come punto di informazione e diffusione, oltreché di raccolta dei vari bisogni dei cittadini.

La piattaforma è cresciuta nel tempo tanto che, a seguito della grave emergenza neve che ha interessato nelle scorse settimane la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo ha invitato i  cittadini a utilizzarla per  segnalare emergenze e mappare i punti esatti in cui si trovano le persone ancora bloccate dalla neve.

Una prova di partecipazione dal basso

Per noi che lavoriamo nel sociale, la tecnologia è uno strumento ormai imprescindibile per facilitare e rendere veloci ed efficaci tanti processi, in passato neanche immaginabili; il potenziale è chiaramente enorme ma per  realizzarlo la tecnologia ha bisogno di noi: è necessario che i cittadini se ne approprino e la usino per partecipare e diventare protagonisti del cambiamento. Terremoto Centro Italia è la prova che la partecipazione dei cittadini, anche in contesti emergenziali, può fare la differenza. Il valore aggiunto della piattaforma sta proprio nel fatto di avere dietro a una tecnologia efficace  delle persone reali con pensieri, sensibilità e capacità messe a servizio della comunità. (agi)